Novena e Festa… 2018

La Comunità parrocchiale di San Bruno, con gioia e viva partecipazione, ha celebrato il 6 ottobre la festa del Santo patrono. Come ogni anno, a partire dal 27 settembre, abbiamo pregato insieme la Novena a san Bruno, lasciandoci guidare dalla Parola di Dio e dalle riflessioni contenute nell’Esortazione pastorale “Gioite, dunque, fratelli carissimi”, di S.E. Mons. Antonio Cantisani, arcivescovo emerito di Catanzaro – Squillace. La vita e le scelte di san Bruno ci hanno aiutato a seguire sempre più il Signore.

IProgramma della Novena e della Festa si è caratterizzato per la preghiera intensa e i momenti di fraternità, vissuti nella comunione e nella sobrietà. Siamo stati tutti invitati a partecipare con fede nel Signore per esprimergli la nostra gratitudine per averci donato San Bruno come nostro custode.  Insieme abbiamo vissuto un intenso cammino che ha visto la partecipazione di ben dieci sacerdoti, e la realizzazione di quattro commedie teatralitre concerti di musica classicauna serata di cabaretla Corri San Brunodue incontri di giochi per i bambini e… tanta voglia di stare insieme come fratelli, anche mangiando un semplice panino. Ogni giorno la Celebrazione eucaristica è stata preceduta dalla Novena, preghiera ricca di Parola di Dio e di riflessioni sul cammino di fede, la maturazione umana e spirituale del Santo Certosino. Ecco di seguito quanto vissuto ogni giorno. Ecco di seguito come abbiamo vissuto gli appuntamenti previsti giorno per giorno.

“Con San Bruno uomo di gioia” è stato il tema di giovedì 27. Non poteva esserci un inizio più bello sulla stupenda personalità di San Bruno, definito dai suoi primi discepoli dopo la sua morte “uomo col volto sempre pieno di gioia”. La celebrazione eucaristica è stata presieduta da don Vladimiro Calvari, parroco di S. Pietro Apostolo in Brancaleone (RC), che ha invitato i presenti a non attaccare il proprio cuore alla vanità del mondo, ma ad aggrapparsi a Cristo per essere raggiunti dalla sua grazia e vivere da suoi fedeli discepoli. La serata si è conclusa gioiosamente con il concerto “Omaggio a San Bruno” con musiche magistralmente eseguite dai maestri Pino Puntorieri e Fulvio Puccinelli e con la presentazione dei brani sapientemente curata da Biagio D’Agostino. Anche la musica è stata occasione di preghiera e di fraternità.

“Con san Bruno scegliamo Dio al di sopra di tutto” è stata la riflessione di venerdì 28. La giornata è stata caratterizzata dalla visita agli ammalati e dalla Celebrazione eucaristica con l’Unzione degli Infermi presieduta dal nostro amato parroco Angelo Casile, sempre attento alle necessità della comunità. L’attenzione è stata rivolta agli infermi con il sacramento dell’Unzione, segno dell’amore di Dio che in Gesù medico guarisce il nostro cuore, il nostro spirito e il nostro corpo. Tutta la persona del malato riceve così la grazia di vivere con forza e speranza la sua malattia sentendosi confortato spiritualmente e fisicamente da Dio. Custoditi dalle preghiere di san Bruno, anche se ammalati nel corpo e nello spirito mettiamo Dio al di sopra di tutto. In serata, dopo aver cenato insieme con rustici vari e… tanta fraternità, abbiamo assistito alla bella commedia brillante “Il morto sta bene in salute” della Compagnia Extra Oram e con la regia di Francesco Camera, trascorrendo così due ore di sana allegria e serenità.

Con san Bruno proclamiamo la bontà di Dio” è stato il forte invito di sabato 29. Contemplare la Bontà di Dio, la Bonitas spesso invocata da san Bruno e incisa nell’abside della nostra chiesa per farne continua memoria e compito quotidiano. La celebrazione eucaristica è stata guidata da don Antonio Bacciarelli, parroco del SS.mo Salvatore e Vicario della forania Reggio Nord, il quale, commentando la Parola di Dio e attingendo alla vita di san Bruno, ha presentato con sapienza la grandezza e la bontà di Dio, che si sono manifestate nelle parole, negli incontri e negli sguardi di Gesù, come testimoniano i Vangeli. Nel pomeriggio, nell’accogliente campo parrocchiale dell’Aquila, i bambini e i ragazzi hanno condiviso giochi e momenti di gioia e di svago, sempre guidati dai loro catechisti e dagli educatori Acr e Agesci, e sotto gli sguardi ammirati e partecipi dei genitori.

“Con san Bruno viviamo la centralità di Gesù Cristo” con questo tema, sviluppato domenica 30, è proseguito il nostro intenso cammino di preghiera, arricchito dai numerosi spunti di riflessione che offre san Bruno con il suo vivere l’essenzialità del Vangelo. Nella celebrazione eucaristica mattutina, ricca della presenza dei fanciulli, dei ragazzi e dei loro genitori, è stato con noi don Gaetano Galatti, già economo della diocesi e ora studente a Roma per il dottorato in teologia. Nell’omelia, don Gaetano si è brillantemente relazionato con i più piccoli, che partecipano numerosi all’Eucaristia, a partire dalla vita di san Bruno. Nel pomeriggio, la celebrazione eucaristica è stata presieduta da don Bruno Cipro, parroco di san Luca Evangelista, il quale, riferendosi al Vangelo di Marco, ha sottolineato la radicalità delle scelte che Gesù chiede a chiunque voglia seguirlo per essere un vero cristiano. Occorre innamorarsi del Signore Gesù per amare come lui di un amore gratuito, disinteressato e fedele. In serata si è svolto il concerto del pianista Giuseppe Cutrupi, giovanissimo talento della nostra comunità dotato di ottime qualità musicali. Giuseppe, anche se piccolo di età, è stato grande nel condurre il suo primo concerto, e ha saputo intrattenere i numerosi presenti eseguendo brani di Bach, Clementi, Prokofiev, Blanter, Beethoven e Grieg, e ha entusiasmato tutti con la sua dolcezza e bravura.

“Con san Bruno proclamiamo la sapienza della Croce” siamo giunti al cuore della Novena nel lunedì 1° ottobre. La celebrazione del mattino è sempre presieduta da d. Angelo, nostro parroco, che ogni anno invita diversi sacerdoti per farceli conoscere e sperimentare la fraternità sacerdotale. Nella celebrazione eucaristica serale è la volta di don Enzo Chiodo, rettore del Santuario di Maria SS. Mamma Nostra in Bivongi (RC), nella diocesi di Locri-Gerace. Don Enzo ha sottolineato la centralità del mistero della Croce, chi non comprende e non vive questo mistero non può gustare la pienezza della vita evangelica. San Bruno visse nella sapienza della Croce, seguendo il Signore nella continua rinuncia di sé e della gloria del mondo e in un costante cammino di santità personale. Tutti, attraverso la preghiera, l’ascesi e la contemplazione possiamo far maturare il dono di santità che ci è stato consegnato nel Battesimo. Ci aiutano nel cammino quotidiano gli esempi di vita di san Bruno e di santa Teresa di Gesù Bambino, di cui oggi ricorre la memoria liturgica, che ha percorso la via dell’umiltà e dell’infanzia evangelica, autentica misura delle realtà del Regno di Dio.

“Con san Bruno percorriamo la via dell’amore” caratterizza la nostra preghiera di martedì 2. L’Eucaristia è stata presieduta don Antonio Cannizzaro, da pochi giorni parroco di San Giorgio al Corso, che si è soffermato sulla grandezza di San Bruno e la vita del monaco certosino. Il monaco con il cuore illuminato dalla fede si dedica completamente a Dio nella preghiera, trasformando così le diverse attività in una fonte di intima unione con Gesù, che fu sempre fedele e obbediente alla volontà del Padre. Incontrare Dio e vivere per lui è l’unica via che conduce all’amore autentico. La carità, la preghiera e la sobrietà sono le regole che segnano la vita di un certosino, ma possono essere esercitate anche da ciascuno di noi per vivere la nostra fede e testimoniarla come certosini nel mondo. La serata si è conclusa nel teatro parrocchiale con la commedia brillante “Mprestimi a tò mugghieri”, presentata dalla Compagnia San Paolo alla Rotonda e con la regia di Giuseppe D’Agostino, per riflettere, tra serio e faceto, sul valore del Matrimonio e l’impossibilità di “comprare” il bene, l’amore.

“Con san Bruno amiamo tutti i fratelli” è il grande impegno che la comunità parrocchiale si è dato, mercoledì 3, per ritrovarsi nella preghiera e la celebrazione eucaristica. Ha presieduto don Leone Stelitano, parroco del SS. Redentore in Palizzi (RC), che si è soffermato sull’amore assoluto di San Bruno per il Signore, amore che gli ha permesso di amare ogni uomo come un fratello. Solo chi ama Dio di un amore assoluto è reso capace di amare tutte le creature con lo stesso sguardo, con lo stesso cuore di Dio. Come Cristo ha dato la vita per noi anche noi dobbiamo donare la vita per i fratelli attraverso il lavoro svolto con dignità, le responsabilità esercitate con dedizione e i servizi svolti con passione. La serata si è conclusa con l’Ensemble degli Organisti Reggini: Francesca Crea, Carmen Regina Pegna, Antonino Ripepi, Pierluigi Maria Romeo, Silvia Scullari. Giovani particolarmente bravi nell’esecuzione di brani per organo di considerevole difficoltà e capaci di suscitare forti emozioni e ammirazione nel pubblico presente.

“Con san Bruno gustiamo la preghiera”. Il tema di giovedì 4 ci ha riportato alla vocazione principale di san Bruno e dei certosini: la preghiera. Ha presieduto la celebrazione eucaristica don Antonino Ventura, parroco dei Santi Pietro e Paolo in Cardeto (RC). Egli con chiarezza ha sottolineato l’importanza della preghiera, dialogo del cuore che ci unisce a Dio, colloquio cuore a cuore con Dio. La preghiera non è vano ripetere di vuote parole, ma è profondità del silenzio, ricchezza del raccoglimento, contemplazione del Signore per giungere al dono di sé a Dio e ai fratelli, come faceva il nostro patrono san Bruno. La vera preghiera porta alla pace, alla serenità del cuore, che nasce dal sapersi sempre nelle mani di Dio. La commedia brillante “Non ti pago”, messa in opera dalla Compagnia Angela Barbaro e con la regia di Licia Ruffo, ha concluso brillantemente la serata, allietata dalla condivisione della cena.

“Con san Bruno lodiamo la Vergine Maria” è stato il tema di venerdì 5, giorno conclusivo della Novena a San Bruno. La liturgia del giorno è stata celebrata da don Roberto Aparo, parroco di S. Maria Regina della Pace in San Leo di Pellaro (RC), che ha esaltato la spiritualità mariana di San Bruno, definito dai certosini “cantore di Maria” per la sua devozione e profonda fiducia filiale espressa nei confronti della Vergine Maria. San Bruno cantò il suo amore verso la Madonna soprattutto con la sua vita, aiutati dall’esempio del nostro amato Patrono, anche noi dobbiamo testimoniare con coraggio la nostra fede nelle scelte quotidiane e negli stili di vita, in sintonia con la fede che abbiamo ricevuto. Con l’occasione della presenza di don Aparo, assistente diocesano dei Cenacoli di Mamma Natuzza, si è dato inizio ufficialmente al Cenacolo di preghiera nella nostra parrocchia, tra i tanti presenti anche il dott. Aldo Franco, responsabile diocesano dei Cenacoli. In serata, nel teatro parrocchiale, abbiamo assistito alla commedia brillante “Forza e curaggiu”, proposta dal Nuovo Teatro Aquila e con la regia di Roberto Mandica, una riflessione semiseria su matrimonio e famiglia oggi.

Giunti al 6 ottobre, abbiamo celebrato la Festa di San Bruno, lodando il Signore per il dono che è San Bruno per noi. La giornata festiva si è aperta con l’intronizzazione della Reliquia del Santo sull’altare con la preghiera di affidamento e le invocazioni a San Bruno, a cui ha fatto seguito la Messa solenne, presieduta da mons. Angelo Casile, nostro parroco, che ha esaltato la figura e le scelte evangeliche di San Bruno. Nel pomeriggio, a opera dei giovani della parrocchia, si è svolta la Corri San Bruno, storica gara podistica, che ha visto la partecipazione entusiasta di piccoli e grandi. La preghiera del Rosario si è svolta sul sagrato, attorno al laghetto che ospita una statua bronzea in ricordo della penitenza di San Bruno. Processionalmente si è poi entrati in chiesa per la celebrazione presieduta dal Mario Manca, parroco emerito della nostra parrocchia, che ogni anno è amorevolmente invitato da don Angelo a presiedere la Messa principale della Festa. Nell’omelia, don Angelo, dopo aver ringraziato don Mario per la presenza e per quanto ha fatto per la comunità in 57 anni, ha invitato tutti a imitare San Bruno nel silenzio, nella preghiera e nella fiducia in Dio. Don Mario, nel saluto finale, ha auspicato che la comunità di San Bruno sia sempre più comunità che vive la comunione e ha evidenziato la sua «grande gioia nel vedere che ogni anno la parrocchia, sotto la guida del parroco don Angelo, migliora nel suo cammino» e ha garantito la preghiera per la parrocchia, considerata come sua famiglia e alla quale è stato sempre affezionato con tutto il cuore. La serata si è conclusa con la cena insieme, condividendo non solo pane e salsiccia, ma tanta fraternità e gioia di stare insieme, allietati anche dallo spettacolo di cabaret di Aldo Zumbo.

San Bruno ci aiuti a essere sempre più suoi devoti figli e fedeli discepoli del Signore.