Otto granelli di incenso… per dire il mio grazie
Ogni sera, come profumo soave di incenso, la Chiesa eleva al suo Sposo il canto del Magnificat, il canto della Sempre Vergine Madre di Dio per le grandi opere compiute dal Signore.
Anch’io stasera voglio infondere i miei piccoli granelli di incenso nell’immenso braciere della preghiera della Chiesa ed elevare al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo la mia lode, memore e grata, per il dono della vita, della fede e del sacerdozio, di cui domani ricorre il ventiduesimo anniversario dell’ordinazione.
Un primo granello di incenso è per il mio predecessore, il carissimo parroco don Mario Manca, che il venerato pastore S.E. Mons. Giovanni Ferro, in questo stesso giorno il 27 giugno del 1957, poneva alla guida della Parrocchia di san Bruno, la prima al mondo dedicata al Santo Certosino. 57 anni, caro don Mario, sono il dono della sua vita a tutta la comunità parrocchiale. La ringrazio per lo spirito profondo di fraternità sacerdotale con cui mi ha accompagnato in questi cinque mesi e per i preziosi consigli che mi ha donato. Questa rimane per sempre la sua parrocchia!
Il secondo granello esprime la mia gratitudine a Lei, Cara Eccellenza, vescovo della nostra diocesi, per aver presieduto questa Eucaristia e per avermi donato al servizio di questa bella comunità parrocchiale. In Lei, ringrazio i suoi predecessori: S.E. Mons. Vittorio Luigi Mondello, che mi ha ordinato presbitero, e S.E. Mons. Aurelio Sorrentino, che mi guidato negli anni della mia formazione in Seminario. Grazie, Eccellenza! La sua presenza e la sua parola sono doni preziosi per tutti noi.
Infondo il terzo granello per i miei cari: papà Antonio, dal cielo, mamma Consolata, mia sorella Francesca e mio fratello Diego con i rispettivi familiari. Attorno a loro sono presenti i miei zii, i cugini e i tanti amici e nella preghiera sono presenti anche i nonni e i parenti defunti che ricordo al Signore. Vi porto sempre nel cuore delle mie preghiere.
Il quarto granello è per i sacerdoti e i diaconi qui presenti e per quanti mi hanno ricordato nelle loro preghiere. Grazie ai Confratelli della zona pastorale: sono certo che non mancheranno le occasioni per pregare e servire insieme questa porzione di Chiesa reggina-bovese. Un grazie particolare a mons. Filippo Curatola per aver tenuto il triduo di preparazione aiutandoci a riflettere sul sacerdote come figlio, fratello e padre. Grazie anche a quanti hanno reso splendida questa liturgia: religiose, accoliti, lettori, ministranti e coristi.
Il quinto granello è per i tanti presenti delle diverse parrocchie reggine, in particolare del Soccorso, dove ho ricevuto il Battesimo; di San Sperato, che mi ha visto crescere attorno all’altare del Signore; di Sant’Alessio, Laganadi, Podargoni, Schindilifà e Gallico Marina, dove sono stato parroco; di san Paolo, accompagnati da mons. Giacomo D’Anna, che mi ha sempre accolto in questi anni; delle parrocchie della zona pastorale.
Il sesto granello è per gli amici della Conferenza Episcopale Italiana. Con voi qui presenti ho condiviso ben quindici anni della mia vita. In voi vedo presenti i cardinali (Antonelli, Betori, Ruini, Bagnasco), vescovi (Crociata, Galantino), sacerdoti, religiose e fedeli laici, che mi hanno accompagnato con la loro preghiera ed inviato i loro auguri per questo giorno: persone tutte, con le quali abbiamo scritto, con umiltà e coraggio, pagine di storia della vita delle Chiese in Italia. Una delle quali è stata – non posso dimenticarla! – la memorabile Settimana sociale del 2010 organizzata in questa diocesi con i miei collaboratori dell’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro, che saluto con immensa gioia e gratitudine.
Il settimo granello, il compimento dei precedenti, è per voi, miei cari fedeli della Parrocchia di San Bruno. Da oggi siete affidati alla mia preghiera e io sono affidato alla vostra. In questo giorno solennissimo dedicato al Sacro Cuore di Gesù, invochiamo vicendevolmente, da Dio Padre, lo Spirito dell’Amore, lo Spirito del suo Figlio: per annunciare, celebrare e vivere il Suo Vangelo, dono del Suo Cuore. Il Signore ci conceda di vivere la grazia della mitezza e dell’umiltà per servirlo fedelmente ogni giorno. Inizieremo il nostro cammino insieme, domani alle 7.30 con la s. Messa, a cui seguirà l’adorazione eucaristica, per affidare a Cristo i nostri cuori e sentirci custoditi da Lui nel suo Cuore.
L’ottavo granello è quello dell’affidamento. Con tutti voi, mi affido alla intercessione di san Bruno, che vediamo raffigurato al centro dell’abside con le mani strette al cuore nell’atto di accogliere la benedizione dal Signore. Anche noi stasera vogliamo accogliere le copiose grazie che scaturiscono dal Cuore aperto di Gesù:
«O amabilissimo Padre e mio protettore San Bruno, pieno di fiducia nella tua benevola intercessione, mi affido a te. Ho bisogno di luce sul mio cammino per non lasciarmi sviare dalle sollecitazioni continue di questo mondo. Ho bisogno della tua lucidità, del tuo discernimento, del tuo intrepido coraggio. Infondi in me e nei tuoi amatissimi devoti queste tue qualità perché possiamo essere figli devoti della Chiesa, a gloria del divin Padre.
In mezzo alle lotte della vita tu hai saputo mantenere sempre grande equità e giustizia, un cuore dolce e materno, hai saputo custodire le bellezze della natura con animo contemplativo traboccante di riconoscenza a Dio. Fa sì che anche noi, tuoi devoti fedeli, possiamo avere questo tuo spirito di unione con Dio, di discernimento e di distacco dal mondo. Rendici sempre più docili all’amore di Dio, così da poterci trovare tutti insieme, un giorno, nella gloria del cielo».
Amen.
Reggio Calabria, 27 giugno 2014
Don Angelo Casile
Parroco di San Bruno