Domenica 9 giugno 2024, nella Parrocchia di San Bruno abbiamo avuto la grande gioia di partecipare alla celebrazione della Cresima. Giovani/e e adulti/e, in tutto ventidue, abbiamo ricevuto il sacramento che conferma l’impegno a vivere in pienezza il Battesimo. Ecco i nostri nomi: Alessandro Aletta, Antonella Barone, Giovanna Barreca, Angela Branca, Anna Clara Brigante, Antonino Campolo, Giada Casile, Rebecca Casile, Jasmine Corrado, Antonella Costantino, Martina Costantino, Sara Costantino, Carmelo D’Angelo, Rebecca D’Angelo, Antonio De Gregorio, Sara Meduri, Giorgia Popadic, Mariapia Romeo, David Antonino Salvago, Gabriele Antonio Salvago, Alessandro Antonino Taranto, Francesca Vazzana.
I cresimandi e le cresimande, la maggior parte dei quali vive la bella esperienza associativa scout dell’Agesci, ci siamo preparati alla Cresima partecipando a un intenso percorso tenuto da d. Angelo, nostro parroco, ogni sabato sera. Il percorso, che ha spaziato tra approfondimenti biblici, culturali, sacramentali e liturgici, ci ha visti/e attivamente coinvolti/e e interagire con d. Angelo per mezzo di puntuali riflessioni e domande.
Un momento molto bello del percorso è stato quello di preparare e partecipare all’incontro dell’Arcivescovo con i giovani, nell’ambito della Visita pastorale. Siamo stati anzi tutto invitati a preparare un breve video di presentazione della realtà giovanile, da unire a quelli delle altre parrocchie della Zona pastorale Reggio Nord. Il risultato è stato molto bello e ci ha visti tutti molto partecipi. Anche l’incontro con il nostro arcivescovo Fortunato è stato molto arricchente. Ci siamo incontrati con gli altri giovani della Zona pastorale nel Teatro della parrocchia di Santa Caterina, il 15 febbraio 2024, e abbiamo vissuto due ore di intenso dialogo e confronto con il nostro Arcivescovo, che, commentando le Beatitudini di Gesù, riportate nel Vangelo secondo Matteo (5,1-11), ci ha invitati a “non rinunciare al meglio della nostra giovinezza, a non osservare la vita dal balcone, ma a lasciar sbocciare sogni e a prendere decisioni per la nostra vita”.
L’Arcivescovo è riuscito a toccare i nostri cuori e a sollecitarci a un maggiore impegno in famiglia, in parrocchia, a scuola, in città. Ovunque il cristiano deve far risplendere il Vangelo e diffondere il buon profumo di Cristo. L’incontro si è poi concluso con una cena fraterna che ci ha permesso di conoscere altri giovani/e come noi delle altre parrocchie.
Tornando alla celebrazione di domenica 9 giugno, è stato bello avere come celebrante il nostro stesso parroco, mons. Angelo Casile, che essendo Vicario Moderatore della Curia ha la facoltà di poter conferire il sacramento della Cresima, e presente anche il caro d. Davide Tauro, viceparroco, e i due diaconi Ivan Morabito e Enzo Caminiti.
La liturgia è iniziata con il canto solenne “Manda il tuo Spirito”, eseguito dal Coro “Divina Misericordia”, guidato dal M° Pino Puntorieri, e il saluto del celebrante:
«Il nostro cuore è nella gioia perché oggi ben ventidue giovani ricevono la pienezza dello Spirito. Noi tutti battezzati abbiamo già ricevuto lo spirito di Dio, con la Cresima si competa la persona cristiana, poiché attraverso il Battesimo, l’Eucaristia e la Cresima siamo sempre di più configurati a Cristo. Diventiamo Cristo in pienezza, grazie al dono di Dio. Benvenuti a tutti, benvenuti ai cari cresimandi, man mano ci affideremo al Signore in questo giorno particolare e invocheremo l’amore del Signore perché scenda in pienezza sulla vostra vita e poi scenda ancora una volta su tutti noi».
Dopo il saluto del celebrante, che ci ha fatto sentire accolti e amati dal Signore, abbiamo ascoltato la Parola di Dio: Atti degli Apostoli, Tutti furono colmati di Spirito Santo; Salmo 103, Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra; Lettera ai Galati,Se viviamo dello Spirito, camminiamo anche nello Spirito; Vangelo secondo Luca, Lo Spirito del Signore è sopra di me.
Anche nell’omelia, il caro d. Angelo non ha mancato di commentare la Parola e di rivolgersi a noi affettuosamente esprimendo la sua contentezza nel donarci la pienezza del dono dello Spirito Santo. Ecco i passi più salienti dell’omelia:
«Eccoci a celebrare l’Eucaristia con il sacramento della Confermazione. Anzitutto saluto il nostro vicario parrocchiale, il nostro caro don Davide e i diaconi don Ivan e don Enzo. È un giorno particolare per tutti noi, ma permettetemi un ricordo particolare: il 9 giugno del 1936 nasceva mio papà, oggi avrebbe compiuto 88 anni, quindi è motivo di gioia per me essere qui, oggi, con mia mamma, mia sorella, mio fratello, i miei cognati e le mie cinque nipotine che ricevono la Cresima.
Assieme a voi, cari cresimandi e cresimande, ci sono i vostri cari, i padrini, le madrine, e la comunità di san Bruno nelle sue diverse componenti, gli amici dell’Agesci poiché ci sono tanti scout tra i cresimandi/e, gli amici dell’Azione Cattolica, il Coro. Tutti siamo raccolti attorno al Signore e vi ringrazio tutti.
Il Signore che ci parla anzitutto con i segni, vogliamo guardare ancora una volta alla Parola, al Vangelo, al cero pasquale, segno di Cristo risorto, segno dello Spirito Santo che scese come fuoco sugli Apostoli e che oggi scende su ciascuno dei cresimandi. Sull’altare ci sono l’Evangeliario e l’ampolla del Crisma, olio profumato e consacrato che rende simili a Cristo le persone che lo ricevono.
Nella prima lettura, gli Atti ci hanno descritto il dono dello Spirito Santo, che scende in maniera forte sugli Apostoli, riempie la casa, e così scende su di voi, cari cresimandi/e, che vi siete preparati a questo momento, ma la grazia di Dio ci supera, essendo dono immenso per la nostra vita e salvezza. Ricevuto lo Spirito, diveniamo, come gli Apostoli, coraggiosi testimoni dell’amore del Signore nella famiglia, nella società, a scuola, nel lavoro, in ogni luogo e tempo siamo chiamati a testimoniare il Signore.
La preghiera del Salmo ci ha esortati a rinnovare il nostro cuore grazie al dono dello Spirito.
Nel Vangelo abbiamo ascoltato il Signore Gesù, che nella sinagoga di Nazareth proclama il profeta Isaia e dice che la scrittura ascoltata si è compiuta in lui, Gesù, e si compie su di noi, rendendoci con il dono dello Spirito capaci di vivere e testimoniare l’amore del Signore.
La missione d’amore che riceviamo è stata presentata da san Paolo, nella seconda lettura, che ci ha invitati a vivere non più secondo le opere del peccato, che dividono e distruggono il nostro cuore, ma secondo lo Spirito, che ci raccoglie in unità e armonia. San Paolo descrive il frutto stupendo dello Spirito con nove splendide facce, dall’amore al dominio di sé, una più grande dell’altra. Le ripercorriamo al contrario, quasi un salire, passo dopo passo, verso la sommità dell’amore di Dio.
- Il dominio di sé è vivere non più secondo l’istinto, ma custodire se stessi, ricambiando il male ricevuto con il bene.
- La mitezza è il saper sopportare le offese; i miti vivono in e per Gesù, mite e umile di cuore.
- La fedeltà è fedeltà a Dio, fedeltà a noi stessi, fedeltà alle persone che amiamo.
- La bontà è il saper vivere il bene, che abbiamo ricevuto da Dio; per noi devoti di san Bruno, è la sua stessa missione: amare e fa amare Dio che Bonitas, Bontà infinità.
- La benevolenza è volere e adoperarsi per il bene degli altri, è contrapposta all’invidia, alla gelosia.
- La magnanimità è il cuore capace di compiere gesti grandi e non piccinerie.
- La pace è dono di Dio, dono del Signore risorto; Gesù stesso è la nostra pace, ci ricorda san Paolo.
- La gioia è dono che il Signore effonde ai suoi discepoli; i discepoli videro il Signore risorto e furono pieni di gioia.
- Infine la vetta, l’amore che accoglie Dio, che è amore, nella nostra vita e risponde di “sì” a questo amore, come Maria, come san Bruno, proclamando con la vita l’immensità dell’amore di Dio per noi.
Ci aiuti il Signore, e aiuti soprattutto voi cari giovani/e, a vivere la pienezza dello Spirito. Il buon profumo di Cristo profumi tutta la vostra vita. Lo Spirito scenda in voi e rinnovi il vostro cuore, la vostra vita».
Terminata l’omelia, abbiamo rinnovato le promesse battesimali esprimendo così la nostra professione di fede e il nostro desiderio di ricevere lo Spirito Santo, come già conferito agli Apostoli nel giorno di Pentecoste. Subito dopo, il Vicario in silenzio ha imposto le sue mani su tutti i cresimandi e ha invocato lo Spirito Paràclito su tutti noi.
Giunge quindi il momento di ricevere il Crisma. Ognuno/a di noi, accompagnato/a dal padrino o dalla madrina, si è avvicinato/a al Vicario e ha pronunziato ad alta voce il proprio nome. Il Vicario ha intinto il pollice nel Crisma e tracciato un segno di croce sulla nostra fronte, mentre diceva il nostro nome seguito da: “Ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono”. Poi ci ha augurato la pace e ha accarezzato il nostro volto. È stato un momento di intensa emozione e partecipazione!
La liturgia è proseguita con l’offertorio, a cui hanno partecipato i novelli cresimati, sulle note del canto “O Spirito di Dio”. Infine, assieme a padrini, madrine e a tutti i presenti, abbiamo ricevuto Gesù Eucaristia, mentre il Coro cantava “Lo Spirito e la Sposa”, a cui è seguito il canto finale “Vergine bella e santa”, finito il quale abbiamo fatto una stupenda foto di gruppo.
Angela Branca e Mariapia Romeo