In due momenti distinti, dal 9 al 12 novembre 2023 e dal 18 al 21 aprile 2024, i Frati minori di Calabria, nell’ambito del più ampio Progetto 3 Compagni, hanno realizzato nella Parrocchia di San Bruno una Missione giovani dall’accattivante titolo “TUTT’APP-POST?”, con l’obiettivo di raggiungere e incontrare tutte le fasce dell’età giovanile in essa presenti.
Il clima generale, da subito ospitale e cordiale, ha molto favorito il realizzarsi degli incontri e dei vari momenti, nei quali, con semplicità si sono intrecciati dialoghi e rapporti significativi, che hanno beneficato trasversalmente missionari e popolo di Dio. Grande è stata la partecipazione della comunità parrocchiale ai diversi e molteplici incontri proposti dai missionari: Adorazione eucaristica, Eucaristia, Cena insieme in condivisione, Lodi mattutine, Incontro all’Università Mediterranea “Integrati e unificati”, Agape fraterna, Concerto testimonianza “Say it loud” (Dillo ad alta voce), Aperincontro – attività con adolescenti, Catechesi Kerigmatica, Incontro con gli studenti, Serata di spiritualità “Donna, perché piangi? Chi cerchi?”, Incontro con gli scout, Incontro con i gruppi del cammino di fede, Cena in fraternità – Chi non cucina non mangia! Serata di fraternità.
Molto belli sono stati i momenti di Adorazione eucaristica, guidati da fra Gianluca, che ci hanno permesso di avere gli occhi e il cuore rivolti verso Gesù, presente nell’Eucaristia. Abbiamo contemplato l’amore di san Francesco per Gesù, aiutati da un passo tratto dalle Fonti Francescane: «I frati che vissero con lui, inoltre sanno molto bene come ogni giorno, anzi ogni momento affiorasse sulle sue labbra il ricordo di Cristo; con quanta soavità e dolcezza gli parlava, con quale tenero amore discorreva con Lui. La bocca parlava per l’abbondanza dei santi affetti del cuore, e quella sorgente di illuminato amore che lo riempiva dentro, traboccava anche di fuori. Era davvero molto occupato con Gesù. Gesù portava sempre nel cuore, Gesù sulle labbra, Gesù nelle orecchie, Gesù negli occhi, Gesù nelle mani, Gesù in tutte le altre membra» (522). Per conoscere veramente una persona, occorre conoscere le persone che lo hanno conosciuto. Così accade con Gesù, possiamo conoscerlo sempre più, conoscendo chi è vissuto con lui e per lui: la Vergine Maria, gli Apostoli, i Santi, San Francesco, San Bruno… Fortificati dall’esempio e dalla preghiera dei Santi portiamo e custodiamo la presenza di Gesù nella nostra vita e lasciamo che guarisca le ferite del nostro cuore con il suo amore.
Anche nell’Eucaristia, presieduta da p. Gaetano, non sono mancate stupende riflessioni a partire da Gesù, il buon e bello pastore: «Se vogliamo conoscere la vera bellezza di Dio, a chi dobbiamo chiederlo? A Gesù. Chiederlo a Gesù, a coloro che amano Gesù, che amano Dio profondamente. Se leggete gli scritti dei santi, lì capite come si parla di Dio, perché solo chi è innamorato di Gesù, innamorato di Dio, può parlarci di Dio.
I discepoli seguono Gesù perché sono affascinati da come parlava di Dio. Vogliamo raccogliere questa eredità, vogliamo comunicare questa bellezza, questa bontà, questa Bonitas, di cui ci parlava san Bruno. I santi ci dicono di lasciare le cose inutili, di guardare verso Dio per vedere meglio ogni cosa. In Dio, che è trasparenza di bellezza e d’amore, vediamo meglio ogni cosa. Incoraggiamoci gli uni gli altri, come è scritto nel salmo: Saliamo al monte del Signore. Saliamo, uno con l’altro, incoraggiamoci a incontrare Gesù, il buon pastore».
Conclusa l’esperienza missionaria, i padri francescani hanno espresso positive considerazioni: «Il programma svolto nei giorni di missione si è articolato tra esperienze ad intra e ad extra dell’edificio parrocchiale, in pieno spirito di osmosi tra il tempio santo e la Chiesa che vive “nel” mondo. In gioiosa collaborazione si sono vissute liturgie curate, celebrazioni ben animate e incontri formativi. Al di fuori dalla struttura della parrocchia ci siamo rivolti in primis agli studenti della Scuola secondaria e ai giovani universitari, con un concerto testimonianza dal titolo “Say it loud”, evento discretamente partecipato, considerando la diffidenza, a volte la refrattarietà della fascia d’età universitaria alle proposte della Chiesa. Sia col gruppo scout RC7, sia con le varie fasce del catechismo si è interagito con tanta naturalezza e coinvolgimento, a conferma che le realtà giovanili spesso necessitano di un’attenzione semplice ma creativa, per liberare tutto il loro potenziale positivo.
La vostra comunità vive, certamente, un’apertura dialogica e una disponibilità alla novità che favoriscono la conoscenza e il coinvolgimento delle parti, dinamiche fondamentali per un’opera pastorale significativa. Fin dalla fase di progettazione si è respirato un clima sereno e disteso, che ha subito suscitato entusiasmo da ambo i lati. Non sono mancati, in fase esecutiva, piccoli rimaneggiamenti del programma approntato, dettati dalle necessità e dalle tempistiche, ma ogni cosa è stata subito riformulata nella disponibilità generale. Da qui un altro elemento positivo da rimarcare, e cioè l’elasticità del tessuto parrocchiale e di chi lo costituisce. Ogni elemento comunitario che conserva una salutare elasticità e rimane aperto alla possibilità è una componente sana e apportatrice di vita. Tutto ciò è stato riscontrato sia in chi conduce la comunità, sia in chi è accompagnato. Anche gli spazi fisici della parrocchia sono stati messi a totale disposizione dei missionari, i quali si sono sentiti liberi di esprimere le varie proposte senza vincoli. Con questa premessa, promettente e di ampio respiro, si può guardare con fiducia alle prospettive future».
San Bruno e san Francesco ci aiutino ad essere sempre più discepoli di Gesù!