Quattro novizie tra noi

Nei mesi di febbraio, marzo e aprile 2021 abbiamo avuto la gioia di avere tra noi quattro novizie della Congregazione delle Serve di Maria Riparatrici. Sono venute nella comunità di Reggio Calabria, che opera nella Parrocchia di San Bruno, per realizzare nell’arco di un mese l’esperienza apostolica posta a conclusione dell’anno canonico di noviziato. L’esperienza permette alla giovane novizia di mettere in pratica i valori assunti della Congregazione in vista della Professione temporanea.
Le novizie sono Martine, che proviene dal Togo, Vanessa, dal Brasile, Florence, dal Congo, e Natascia, dalla Costa d’Avorio. Di seguito presentiamo Martine e Vanessa, che sono state in parrocchia dal 22 febbraio al 17 marzo, con un testo pubblicato da Suor Elvira, che ringraziamo per la concessione, sulla rivista “In Cammino – Pianengo” nel numero di Pasqua 2021, pp. 18-20. Di Florence e Natascia, che sono state in parrocchia dal 19 marzo al 21 aprile, pubblichiamo il loro saluto di ringraziamento.

Ci chiamiamo Martine e Vanessa, novizie della Congregazione delle Serve di Maria Riparatrici. Dopo l’anno canonico del noviziato del nostro cammino formativo, siamo state mandate nella comunità di Reggio Calabria per fare l’esperienza apostolica di un mese. Abbiamo iniziato il 22 febbraio e ci siamo subito inserite con gioia nella realtà.
Stiamo facendo un’esperienza bellissima, innanzitutto nel vivere la vita fraterna con le nostre sorelle e rendendoci disponibili nei vari servizi dove la comunità è inserita. Continuiamo il nostro programma del noviziato due mattine alla settimana, martedì e sabato, collegandoci online con la scuola di formazione delle novizie di Firenze; poi, giovedì e venerdì mattina, ci rechiamo con Suor Elvira al centro di ascolto per immigrati; ogni sera nella nostra Parrocchia di San Bruno prestiamo la nostra voce per la proclamazione delle Letture della Celebrazione eucaristica, per la preghiera del Rosario, per la lettura delle stazioni della Via Crucis. Il sabato, nel tardo pomeriggio, andiamo con Suor Eufemia nella Rettoria dell’Annunziata per l’animazione liturgica della S. Messa e la domenica mattina partecipiamo alla S. Messa e proclamiamo la parola di Dio nella Parrocchia di San Bruno. La domenica pomeriggio sempre con Suor Eufemia andiamo nella struttura dell’Hospice dove risiedono i malati terminali di cancro sia per l’animazione liturgica sia per la visita agli ammalati e la preghiera con loro. Poi, per il servizio nella comunità, curiamo l’animazione nella preghiera quotidiana, aiutiamo per la cucina due giorni alla settimana e nelle pulizie della casa.
Questa esperienza ci fa toccare con mano la vita di tante persone che nonostante le loro sofferenze cercano sempre una dignità migliore, soprattutto in questo tempo di pandemia segnato da paure e difficoltà. Noi qui ci sentiamo chiamate a essere questa presenza d’amore, di servizio e riparazione accanto a loro, non solo aiutando nel bisogno concreto ma a scorgere in ogni nostro fratello e sorella il volto del Signore perché siamo tutti figli suoi amati dall’eternità. Siamo contente e felici di essere qui e di poter donare questo breve tempo a servizio di questa realtà dove inizia a piacerci perfino il suo dialetto.
Vogliamo ringraziare insieme il Signore per il dono del suo infinito amore, per la missione di questo tempo in questa realtà di Reggio Calabria, per la nostra comunità di sorelle, per tutti gli strumenti che ci sono stati offerti, per la bella gente che abbiamo incontrato e ci ha accolto con amore e affetto, per i sacerdoti conosciuti, nonostante la difficoltà di vivere in questi tempi di pandemia.
Dobbiamo ricordarci che nonostante le fatiche di ogni giorno il Signore ci è vicino, si rivela con il suo amore e non ci abbandona mai. Siamo chiamati tutti a risvegliare i nostri cuori affinché ci possa essere un futuro migliore per tutti più giusto, dove siano rispettati i diritti di ogni uomo, soprattutto di coloro che sono emarginati e a saper guardare la diversità del fratello o sorella come una ricchezza, un dono reciproco per ciascuno, in questo tempo dove regna l’individualismo e la ricerca del proprio benessere a discapito di altri. Grazie Signore per averci dato quest’opportunità di amarti, servirti, e riparare il male con il bene in questa realtà di Reggio Calabria.

Mi chiamo Florence, vengo dal Congo, sono molto contenta di essere qui oggi a Reggio Calabria. In questo tempo ho avuto tanta gioia per tre motivi.
Il primo è la gioia vissuta in questa chiesa, perché in questa parrocchia si celebra come da me in Africa, in Congo, nella mia diocesi, dove si celebra e si canta. Per questo voglio ringraziare don Angelo, parroco di questa parrocchia e poi tutta la comunità cristiana. Grazie di cuore! Ho visto che tante mamme vengono qui a pregare e questo è per me un segno della forza della preghiera della Chiesa, perché senza la preghiera della Chiesa ogni vocazione non può andare avanti perché sarebbe priva dell’aiuto di Dio.
Il secondo è l’accoglienza, da noi si saluta sempre e ci accogliamo per parlare, per conoscerci e chiedere notizie sui fratelli e sorelle ammalati ed è ciò che ho trovato in questa comunità. Così mi sono sentita a casa, come se fossi nella mia parrocchia della cattedrale. Grazie ancora e vi chiedo di continuare così perché, come dice il nostro vescovo, una persona che sa accogliere ha con sé la benedizione di Dio e quindi incoraggia i cristiani a vivere la fede.
Il terzo è il vedere la bellezza della natura a Reggio Calabria, come risplende quale opera di Dio, che ci ha creati, come dice papa Francesco, per custodire la terra, la natura. E qui la natura è come da noi, ho visto tante erbe e alberi come da noi, ho trovato qui il banano, il nespolo e tante erbe, che ho riconosciute mentre camminavo.
Per ciò, per tutto questo, ringrazio la comunità di San Bruno in Reggio Calabria e penso che questa esperienza mi ha aiutato tanto. Ancora grazie a don Angelo, che mi ha accolta come un padre e mi ha concesso di svolgere il servizio di proclamare la Parola di Dio, servizio che ho fatto con gioia anche se parlo italiano con il tono della lingua francese.
L’ultima cosa che dico è che ho messo al primo posto la Chiesa perché la mia vocazione è nata nella Chiesa. Ho incontrato le suore in chiesa, quando ancora ero bambina. Le ho incontrate di nuovo durante l’ordinazione presbiterale di un giovane diacono e poi alla prima Messa del novello sacerdote nella quale avevo anche cantato. In quella celebrazione ho avuto una grande gioia che mi è rimasta nel cuore e così mi sono decisa di parlare con mia mamma. Lei mi ha detto di pregare sempre e di andare a Messa e così ho iniziato il mio cammino.
Vi ringrazio di tutto, sono contenta di essere stata qui e mi affido alla vostra preghiera. Sono contenta delle mie consorelle e di seguire Cristo. Io pregherò per voi e chiedo al mio “babbo” Angelo, don Angelo di pregare anche per me. Come avete visto siamo insieme a Natascia, Vanessa e Martin, adesso ritorniamo insieme a Roma per continuare la nostra formazione. Grazie a tutti. Grazie di cuore.

Sono Natascia, vengo dalla Costa d’Avorio. Mi scuso se sono molto timida nel parlare ma penso che ce la farò. Posso dirvi che non è facile dire grazie a tutte le persone che ho incontrato qui, a Reggio Calabria, sia in questa chiesa e sia fuori nei diversi servizi che abbiamo realizzato.
Grazie a don Angelo per avermi concesso la gioia di proclamare la Parola di Dio, servizio che ci ha aiutato tanto ad essere anche vicine a voi e a crescere nella consapevolezza della nostra consacrazione. Don Angelo non ha ritenuto sufficiente la semplice partecipazione alla Messa, ma ha voluto affidarci il servizio della Parola per sentirci parte attiva nella vostra comunità.
Grazie alle mie consorelle per la loro accoglienza che ci ha permesso di fare un’ottima esperienza, come anche hanno fatto e ci hanno detto Martin e Vanessa, e questo ci ha aiutato a sentirci accolte anche da voi. L’accoglienza, la gentilezza e la dedizione che abbiamo sperimentato qui mi hanno molto colpita. C’è stato un di più che abbiamo vissuto qui, a Reggio Calabria, in questa comunità ed è stato molto diverso rispetto ad altre esperienze. Qui, ho conosciuto delle persone molto calorose – se posso dire così –, davvero grazie per questo, è stata per me una vera ricchezza.
Per parlare della mia vocazione posso dire che sognavo sempre di sposarmi. A un certo punto della mia vita, nel 2010, ho capito che l’essenziale della vita era donarsi, di aprirsi al Signore e lasciare che il Signore conducesse la mia vita. Ho fatto questa richiesta al Signore: «Chiamami a una vita piena di fede!». Facendo un cammino di discernimento con un sacerdote della mia parrocchia ho imparato a scoprire la vera volontà di Dio che era nel profondo del mio cuore ed era quella della vita religiosa. Allora con questo sacerdote ho potuto portare avanti questo cammino e negli ultimi anni ho potuto essere in contatto in Africa con una suora delle Serve di Maria riparatrici.
Il loro nome mi ha subito attratto: Serve di Maria riparatrici, essere la serva della Serva, essere piccola accanto all’Umile, alla più grande che è la Vergine Maria. Oltre al nome mi ha attratto la spiritualità della Riparazione. Ho fatto il mio cammino incontrando le suore in Africa nel 2013 e ancora adesso sono in cammino con loro.
Spero nelle vostre preghiere e anche noi preghiamo per voi, ma soprattutto per l’Italia, per questo momento difficile. Io chiedo al Signore ogni giorno di ripagare la vostra bontà e accoglienza. Siamo vicini a voi nella preghiera per ciò che sta avvenendo a causa della pandemia e per ogni altra situazione di necessità.
Siamo con voi con tutto il cuore. Grazie ancora. Non ti dimenticherò mai Reggio Calabria!

Anche noi come comunità di San Bruno ringraziamo di cuore le care sorelle Martine, Vanessa, Florence e Natascia per la splendida presenza in mezzo a noi per il loro sorriso, gioia, freschezza giovanile, dedizione alla preghiera, accoglienza, servizio e disponibilità ai fratelli e sorelle che hanno incontrato e auguriamo una buona continuazione del loro cammino e assicurando la nostra preghiera al Signore.

Le quattro novizie che sono state tra noi Sr. Maria Natacha Aba Chaye, Sr. Maria Vanessa R. Dos Santos, Sr. Maria Florence M. Mapamadjo e Sr. Maria Martine M. Akpabla Akuvi hanno emesso la loro Professione temporanea sabato 4 settembre 2021, durante la celebrazione svolta nella Chiesa Santuario Mariano Beata Vergine Addolorata in Rovigo. Vivissimi auguri di santità e testimonianza evangelica!