Nella serata del 22 settembre 2020, il carissimo don Mario Manca, fondatore della nostra parrocchia, si è addormentato nel Signore. Ci piace ricordarlo con la foto che lo ritrae accanto al Venerabile Servo di Dio S.E. Mons. Giovanni Ferro nel giorno della benedizione dell’attuale chiesa parrocchiale, il 27 maggio 1962, fortemente voluta e costruita dallo stesso don Mario.
Il parroco, mons. Angelo Casile, e tutta la Comunità parrocchiale di San Bruno, sorretti dalla fede nella Risurrezione, elevano al Signore della Vita il rendimento di grazie per averlo avuto per cinquantasette anni padre amatissimo e pastore premuroso, secondo il cuore di Cristo, mentre lo affidano nella preghiera all’abbraccio misericordioso del Padre e invocano l’intercessione della Beata Vergine Maria, madre di Gesù, Buon Pastore, e di San Bruno, cantore della Bontà divina. Di seguito riportiamo i manifesti funebri della famiglia e della parrocchia.
All’arrivo della notizia della morte, don Angelo, succedutogli il 27 giugno 2014 alla guida della Parrocchia di San Bruno, si è recato a casa del caro don Mario per benedirlo e porgere le condoglianze ai familiari, anche a nome di tutta la Parrocchia di San Bruno.
La sera del 23 settembre, alle 19:30, e fino all’indomani alle 9:00, la Comunità parrocchiale di San Bruno ha avuto la gioia di poter accogliere e vegliare la salma di don Mario nella sua chiesa e di potersi raccogliere in preghiera. Nella Veglia, presieduta da d. Angelo, visibilmente commosso, tutta la Parrocchia, sorretta dalla fede nella Risurrezione, ha elevato al Signore della Vita il rendimento di grazie per aver avuto don Mario padre amatissimo e pastore premuroso, secondo il cuore di Cristo, e lo ha affidato all’abbraccio misericordioso del Padre, invocando l’intercessione della Beata Vergine Maria, madre di Gesù, Buon Pastore, e di San Bruno, cantore della Bontà divina. La salma, rimasta esposta nella nostra chiesa, è stata visitata da centinaia di fedeli, piccoli e grandi, intere famiglie e gruppi di giovani.
S.E. Mons. Cleto Feliho, vescovo di Kandi in Benin e amico di don Mario, ha inviato una lettera di condoglianze per esprimere la sua vicinanza nella luce della fede: “Mi ricordo ancora bene quando, da studente, l’ho conosciuto. Don Mario è stato sempre un uomo semplice e pio. Ha risposto SÌ alla chiamata del Signore, che ha servito per tutta la sua vita servendo gli uomini… Seguendo le orme di Cristo, don Mario è stato un buon pastore come il suo Maestro Gesù che l’ha amato e l’ha chiamato ad essere un “altro Cristo” per il mondo… Molti studenti africani, soprattutto quelli del Benin, per quanto conosco, gli siamo debitori. Poiché grazie a don Mario, abbiamo potuto studiare senza problemi… Fedele nella preghiera, aveva una spiritualità forte che confidava in san Bruno e ciò gli permetteva di contemplare Cristo nelle diverse situazioni della vita”.
La mattina del 24 settembre, dopo un commovente momento di preghiera, la salma del caro don Mario è stata trasferita nella Basilica Cattedrale per la celebrazione esequiale, iniziata alle ore 10:30 e presieduta da S.E. Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, arcivescovo di Reggio Calabria – Bova. Alle esequie hanno preso parte S.E. Mons. Vittorio Mondello, arcivescovo emerito, il Capitolo, il clero e i fedeli, soprattutto della Parrocchia di San Bruno. Nell’omelia, mons. Morosini, ha sottolineato il fedele servizio di don Mario, il suo operoso silenzio, la sua dedizione alla Parrocchia. Conclusa la Messa, i sacerdoti hanno portato a spalla il feretro fuori dalla Cattedrale per essere portato al Cimitero.
Il caro don Mario è stato ricordato al Signore in tutte le Celebrazioni eucaristiche svolte nella Parrocchia di San Bruno domenica 27 settembre. Per il giusto e doveroso rispetto verso il carissimo defunto sono stati sospesi i momenti di intrattenimento previsti durante la Festa di San Bruno, che si è realizzata come riportato in questa pagina.
Nella Messa solenne della Festa di San Bruno, 6 ottobre 2020, alla quale doveva partecipare il caro don Mario, don Angelo ha concluso l’omelia, con le parole che lo stesso don Mario ha scritto qualche giorno prima della sua morte, probabilmente il giorno venti o ventuno di settembre. Queste parole, con cui don Mario si scusa di non poter essere presente per problemi di salute, possiamo definirle come una sorta di testamento che don Mario ha consegnato alla nostra comunità.
Alla comunità di san Bruno
Reverendissimo mons. Angelo Casile, parroco di san Bruno,
Vi ringrazio perché mi avete gentilmente invitato a partecipare alla festa di san Bruno, anche quest’anno, come gli anni scorsi. Avevo accettato ma sopravvenuti imprevisti di salute impediscono una mia partecipazione e con la presente vi chiedo scusa. Ogni anno per me è stato un bel momento in cui vivere insieme alla comunità lo spirito di apostolato che ha animato i primi abitanti del rione e poi anche tutti quelli che sono venuti ad abitare con le nuove costruzioni.
Ogni volta ho avuto sentimenti di gratitudine per tutti voi che avete voluto costruire la chiesa e tutta la comunità. Un parroco se i parrocchiani non collaborano non può far nulla e quello che è stato fatto è merito vostro.
Quest’anno le parrocchie vivono un momento difficile per la pandemia, ci sono state difficoltà per la celebrazione piena dell’Eucaristia, centro della vita parrocchiale, difficoltà per la catechesi, per le riunioni delle associazioni. Ora bisogna fare uno sforzo, seguendo le norme, per riprendere appena possibile in primis la vita parrocchiale.
Questo richiede anime disposte a sacrificarsi per il bene della parrocchia.
Dovete agire sotto la guida del parroco per una ripresa fondamentale per la vita della comunità di san Bruno. In questo vi otterrà la forza necessaria e la festa sarà così, per la parrocchia, una tappa fondamentale di ripartenza. Le anime generose si impegneranno sempre di più, anche per continuare l’opera di quelli che ci lasciano come purtroppo recentemente è avvenuto con Romana Surace. Sono vicino oggi nella preghiera a san Bruno perché faccia crescere questa vostra parrocchia alla quale mi sono affezionato come alla mia famiglia.
don Mario Manca