Con Maria Madre della Consolazione

Il 24 novembre 2018, alla vigilia della salita del Quadro della Madonna della Consolazione all’Eremo, ci siamo raccolti ancora una volta attorno al Signore, assieme a Maria Vergine e Madre della Consolazione, in una Veglia di preghiera per essere sostenuti nel nostro pellegrinaggio terreno verso la patria eterna.

Molto emozionante è stato il testo di san Bernardo, abate, tratto dalle “Omelie sulla Madonna”, che ha illustrato l’attesa della risposta di Maria da parte del del mondo intero: «L’angelo aspetta la risposta: deve far ritorno a Dio che l’ha inviato. Aspettiamo, o Signora, una parola di compassione anche noi: noi oppressi miseramente da una sentenza di condanna… Tutto il mondo è in attesa, prostrato alle tue ginocchia: dalla tua bocca dipende la consolazione dei miseri, la redenzione dei prigionieri, la liberazione dei condannati, la salvezza di tutti i figli di Adamo, di tutto il genere umano. O Vergine, da’ presto la risposta. Rispondi sollecitamente all’angelo, anzi, attraverso l’angelo, al Signore. Rispondi la tua parola e accogli la Parola: di’ la tua parola umana e concepisci la Parola divina, emetti la parola che passa e ricevi la Parola eterna».

Ugualmente intenso è stato il testo “La festa della Madre nostra” tratto dagli scritti di San Gaetano Catanoso, sacerdote. In esso si descrive la gioia di poter contemplare il volto della Madonna della Consolazione: «È spuntata l’alba di una giornata attesa: agli occhi pieni di mille ansie e ansiosi di conforto e di misericordia riappare il Volto beato della Madre della Consolazione. Sull’immagine prodigiosa di quel Volto, che è riflesso bellissimo del Volto di Gesù, si affannano e trovano riposo gli sguardi di una immensa moltitudine di anime. Sono i figli devoti di Maria, che portano il peso di tante miserie, di tanti dolori, di lacrime e di speranze e, fiduciosi, fan sentire a Maria il canto della Valle: Salve, o Regina, Madre di misericordia, vita dolcezza e speranza nostra, salve. Mentre il canto si eleva ed echeggia con le note della spontaneità popolare, il Volto di Maria s’illumina, conforta, invita e commuove».

Con Maria abbiamo ringraziato il Signore e cantato con la nostra vita il Magnificat per la sua immensa bontà e per la ricchezza dei suoi doni. A Maria abbiamo affidato le sofferenze che appesantiscono i nostri cuori, perché dall’afflizione possiamo giungere alla speranza e alla consolazione. Nel cuore di Maria abbiamo posto il ricordo dei nostri cari fratelli defunti che vivono nel Signore e continuano a pregare per noi, sempre memori del loro affetto. Per le grazie di Maria abbiamo accolto ogni dono del Signore, soprattutto la sua Parola perché fiorisca in noi con il sì della fede, la preghiera nella speranza e il cammino della carità.

Maria, Madre nostra, guidaci e proteggici.